Inquinamento nell’adoloscente

di Antonio Di Giorgio

Nel saggio “Il codice dell’anima” Hillman passa in rassegna la vita scolastica di personaggi famosi che a suo dire dovrebbero essere ispiranti. Premi nobel, e geni della letteratura e della scienza secondo quello che emerge dal saggio hanno in comune problemi di studio, di attenzione e concentrazione e hanno, tutti questi geni, in comune il fatto che lo strumento della coordinazione occhio-mano li rendeva attenti e li predisponeva al superamento degli ostacoli di ordine relazionale coi propri insegnanti e più in generale nel contesto scolastico.

Il disturbo dell’attenzione, noto anche come disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), è una condizione neurobiologica che colpisce l’attenzione, l’autocontrollo e la regolazione dell’energia. La sua esatta causa non è completamente compresa, ma si ritiene che coinvolga una combinazione di fattori genetici, neurobiologici, ambientali e dello sviluppo. L’esposizione a sostanze nocive durante la gravidanza (come il fumo o l’alcol) e l’esposizione a piombo durante l’infanzia possono essere correlati allo sviluppo dell’ADHD. Anche fattori come traumi precoci, basso peso alla nascita e carenze nutrizionali possono influenzare lo sviluppo del cervello e aumentare il rischio di ADHD. È importante sottolineare che l’ADHD è una condizione complessa e multifattoriale, e la combinazione di questi fattori può variare da persona a persona. Gli individui con ADHD possono avere diverse manifestazioni della condizione e possono rispondere in modo diverso alle opzioni di trattamento.

La dipendenza dal cellulare o da dispositivi tecnologici è una preoccupazione crescente, specialmente tra gli adolescenti. Questo fenomeno è spesso chiamato “nomofobia”, che è l’ansia legata alla paura di restare senza il proprio telefono cellulare. Gli adolescenti trascorrono spesso molto tempo su piattaforme di social media, dove sono esposti a una quantità significativa di informazioni e stimoli. La necessità di essere costantemente connessi e di partecipare alle dinamiche sociali online può portare a un uso eccessivo del cellulare.

Il soggetto con ADHD è nomofobico. L’ADHD è caratterizzato anche da alterazioni nella funzione cerebrale e nei neurotrasmettitori possono contribuire In particolare, si è notato che la dopamina e la noradrenalina, sostanze chimiche cerebrali coinvolte nel controllo dell’attenzione e dell’impulso, possono essere associate al disturbo.

L’adolescenza è una fase della vita caratterizzata da molteplici sfide, cambiamenti fisici, emotivi e sociali. Durante questo periodo, gli individui stanno cercando di definire la propria identità, esplorare nuove esperienze e costruire relazioni significative. Tuttavia, è anche un periodo in cui possono emergere comportamenti meno empatici o egocentrici. La mancanza di empatia durante l’adolescenza può essere attribuita a diversi fattori. Innanzitutto, gli adolescenti possono essere influenzati dal loro sviluppo cognitivo, che potrebbe far prevalere il punto di vista egocentrico. Ciò significa che possono avere difficoltà a mettersi nei panni degli altri o a comprendere appieno le prospettive altrui. Inoltre, la pressione sociale, la necessità di adattarsi e il desiderio di appartenenza possono portare gli adolescenti a concentrarsi maggiormente su se stessi e sulle loro preoccupazioni personali piuttosto che sull’esperienza degli altri. La paura del giudizio o la necessità di conformarsi a determinati standard sociali possono influenzare negativamente la capacità di mostrare empatia.

È fondamentale notare che la mancanza di empatia durante l’adolescenza non è universale e varia notevolmente da individuo a individuo. Alcuni adolescenti possono mostrare una notevole empatia, mentre altri potrebbero attraversare fasi in cui sembrano meno sensibili alle esigenze e ai sentimenti degli altri.

In ogni caso, è importante affrontare la questione della mancanza di empatia attraverso un approccio comprensivo e educativo. Gli adulti, come genitori e insegnanti, possono svolgere un ruolo chiave nell’incoraggiare la consapevolezza sociale, insegnando l’importanza di comprendere e rispettare le esperienze degli altri.

L’educazione emotiva e la promozione di relazioni sane possono contribuire a sviluppare la capacità empatica degli adolescenti. Inoltre, fornire loro modelli positivi di comportamento empatico e incoraggiare la comunicazione aperta può aiutare a superare le sfide associate alla mancanza di empatia durante questo periodo di crescita e sviluppo.

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Per approfondire:

James Hillman è stato uno psicoanalista e psicologo analitico noto per il suo contributo allo sviluppo della psicologia archetipica. Ha scritto numerosi libri che esplorano tematiche psicologiche, filosofiche e mitologiche. Ecco alcune opere chiave di James Hillman:

  1. “The Soul’s Code: In Search of Character and Calling” (1996)
    • In questo libro, Hillman esplora il concetto del “codice dell’anima” e suggerisce che ognuno di noi è dotato di un destino unico e di uno scopo individuale.
  2. “Re-Visioning Psychology” (1975)
    • Questo libro rappresenta una critica alla psicologia tradizionale e propone una visione più ampia e profonda della psiche umana, incorporando elementi mitologici e simbolici.
  3. “The Myth of Analysis: Three Essays in Archetypal Psychology” (1972)
    • Hillman discute la psicologia analitica, sottolineando l’importanza dei miti e degli archetipi nella comprensione della psiche.
  4. “The Force of Character: And the Lasting Life” (1999)
    • In questo lavoro, Hillman esplora il concetto di carattere e riflette sulla sua importanza nel plasmare la nostra vita e il nostro destino.
  5. “A Blue Fire” (1989)
    • Questo libro è una raccolta di scritti e interviste di Hillman, offrendo una panoramica completa delle sue idee sulla psicologia, la cultura e la spiritualità.

Ecco una lista di libri sulla tematica dell’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) in lingua italiana:

  1. “ADHD: Un manuale di sopravvivenza” di Russell Barkley
    • In questo libro, l’autore, uno dei principali esperti mondiali sull’ADHD, fornisce informazioni dettagliate sulla condizione e offre suggerimenti pratici per gestirla.
  2. “Disturbo da deficit di attenzione e iperattività. Un manuale per genitori e insegnanti” di D. Alberto Stefana
    • Questo manuale offre consigli pratici per genitori e insegnanti di bambini con ADHD, spiegando come comprendere e affrontare le sfide legate al disturbo.
  3. “ADHD: Come affrontare e superare il disturbo da deficit di attenzione e iperattività” di Renzo Carli
    • L’autore, uno psicologo clinico, offre un approccio pratico per gestire l’ADHD nei bambini e negli adolescenti, con consigli utili per genitori e insegnanti.
  4. “ADHD: Guida pratica per genitori e insegnanti” di D. Alberto Stefana e Emanuela Gastaldi
    • Questo libro fornisce una panoramica completa dell’ADHD, con un focus su consigli pratici per affrontare la condizione a casa e a scuola.